6:52 partito da Monselice
8:08 arrivo a Venezia
Nel mentre mi pongo l’obiettivo di scrivere questa newsletter dopo una settimana ricca di cose. Visto gente, fatto cose…
Ma andiamo con ordine e torniamo nel mezzo della settimana appena trascorsa…
…Terme Euganeee…
… quando con il mio amico Mario sono andato ad una serata dove mi aspettavo di sentir parlare di gravel e di Dolomiti. In effetti di quello si è parlato, anche se declinato in modo diverso da quello che mi aspettavo, ma una parola è stata ripetuta più e più volte e sempre associata a quell’altra parola che tanto va di moda ora nel nostro amato mondo ciclistico: le due parole sono gravel e FIGO. Che poi ora in tema di patriarcato, trap etcc potremmo dire Bello Figo, così giusto per far ancor più confusione.
Insomma, tutto è, tutto è possibile, a tutto c’è un’alternativa, ma se lo fai con la gravel, è tutto più FIGO. Sinceramente sono uscito dalla serata e non ho capito perché dovrebbe essere così, visto che di bici ne ho usate tante (nel senso delle tipologie) e sinceramente ogni bici nuova era FIGA almeno per il primo mese, dopo era tal e quale alle altre ma rimaneva la voglia di pedalare, quella si era ROBA FIGA. Ho apprezzato le immagini, e una certa voglia di prendermi una monster gravel mi è quasi quasi venuta.
…Abano Terme…
SBANG
Il mac ha deciso di freezzarsiiiii
Ok, posticipiamo l’uscita…
Appuntamento con
e la sua (iscrivetevi!)Come spesso accade, interessante chiacchierata dove io e Ilaria ci siamo scambiati 3 news a testa per un bel mashup di news tra il ciclismo urbano e il mondo dell’altrociclismo. Ancora una volta il parlarsi, il confrontarsi è la via giusta per crescere e conoscere altri mondi. Lei ha portato tre news “milanesi” legate all’andare in bici in una grande città, all’ancora evidente scollamento tra necessità quotidiane e voglia di cambiamento versus l’agire politico.
BATTLE NEWS con Ilaria
Casi di comunicazione nel mondo della bici - Extragiro
La mappa delle persone famose, utile per fantasticare su futuri progetti ciclistici!
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E poi…
Mi aspettava un intenso weekend al Campus Bike Convention a Bologna.
Obiettivo: conoscere, informarsi, intervistare, registrare materiale per la newsletter e per il podcast.
Il campus ha voluto mettere a confronto la parte scientifica legata al mondo della preparazione ciclistica, con il mondo degli addetti ai lavori e di tutti gli amatori interessati al miglioramento.
Venendo dalla non sempre gradevole ed efficace esposizione di ricercatori scientifici (in ambito ambientale) mi sono trovato difronte relatori preparati ed efficaci nell’esposizione. FIGO, al FICO!
Non sono riuscito a seguire tutto, vuoi per l’impossibilità fisica di seguire le sessioni parallele, vuoi perché impegnato nelle interviste. Risultato: GIGA di “registrato” che pubblicherò qui nei prossimi giorni.
Aprirò una pagina dedicata dove inserirò man mano i vari podcast e i riassunti delle interviste. La prima uscirà tra due giorni e le restanti a seguire. Cercherò di non tediarvi con le mail, visto che le nostre caselle di posta sono sempre stracolme, ma se troverete qualche mail in più da Altrociclismo, sappiate che si tratterà di contenuti specifici legati alle interviste fatte all’interno di Campus Bike Convention. In tutte le interviste ho cercato di declinare gli argomenti tecnici trattati al campus in relazione al mondo dell’altrociclismo, cercando di catturare informazioni che potranno, spero, essere utili per voi lettori e ascoltatori.
Cosa mi sono portato a casa oltre ai giga di audio? In primis una gran bella esperienza tecnica sulla registrazione delle interviste cercando sempre di metter a proprio agio l’intervistato, ma questo a voi interessa relativamente. Mi porto a casa anche la consapevolezza che parlare con persone preparate è sempre stimolante, che il mondo del ciclismo sta evolvendo facendo passi da gigante, che il mondo amatoriale è tenuto in forte considerazione anche dalla componente scientifica che, giustamente, gli attribuisce il giusto peso, ossia quello di persone NON professioniste. (Vedi il tanto al chilo di molti preparatori fuffologi). Ho messo nello zaino la consapevolezza che l’aspetto mentale è sempre più importante sia nell’agonismo, quanto nell’amatorialità, mattone fondamentale per le nostre avventure ULTRA.
Come con Ilaria, il sentire voci nuove è intrinsecamente stimolante portando con se crescita. Penso sia questo il FIGO essenziale che fa apprezzare anche quell’apparente FIGO che sapeva tanto di marchetta, e non è per essere ecumenici e fedeli al “volemose bene” o più prosaicamente “paraculi”, ma al di là di tutto, la bici, tutte le bici, rimangono quel denominatore comune verso la felicità!
Alla prossima!
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