Tutti insegnano come vendere bici AWR #59
E' partita la serie di 8 puntate con interviste a personaggi influenti nel mondo del ciclismo!
Bentornati, siamo arrivati alla cinquantanovesima newsletter dall’inizio del progetto e tredicesima pubblicazione settimanale senza soluzione di continuità. Per il mio ego, il trend degli iscritti è positivo e si sta riportando ai massimi storici, GRAZIE!
Ma come ben sapete senza condivisione non si va da nessuna parte e quindi beccatevi il pulsantone per condividere questa fantasmagorica newsletter.
Venerdì scorso ho pubblicato la prima intervista della miniserie
DUE PAROLE CON…
Nell’home page di altrociclismo in substack troverete una nuova tab con il titolo della serie, lì metterò tutti i podcast che man mano pubblicherò.
Marco Aurelio Fontana è il protagonista della prima intervista. Con lui ho parlato di mondo gravel a tutto tondo, dagli aspetti più conviviali alle prospettive race fino alle opportunità che l’attuale mondo cicloturistico può e potrà offrire.
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Le prossime uscite saranno:
Paolo Pinzuti Bikeitalia, Bikenomist - cicloturismo, economica della ciclabilità, opportunità future
Selle SMP con Nicolo Schiavon sales manager di SMP e il dott. Nicola Piazza Specialista in Urologia Ospedale San Camillo (Treviso) - quale sella e i problemi di una errata posizione
Filippo Galli ingegnere ricerca e sviluppo per Colnago - tecnologia delle bici
Elisabetta Borgia Psicologa Nazionali FCI e LIDL Trek - l’importanza della mente nell’endurance
Omar Gatti Bikeitalia, Bikenomist - perché un’evento come il Campus Bike Convention
Andrea Benesso Agenzia 3parentesi - BAM e prospettive del cicloturimo/gravel
Manolo Bertocchi responsabile comunicazione e strategia per Colnago - economica della bici e prospettive future del mercato e del mondo gravel.
Prima di tuffarci nelle news, permettetemi di invitarvi alla serata organizzata da Andrea Boscolo in previsione della sua partecipazione alla TRANSAM 2024. Ci sarò pure io con il microfono in mano… 😎
Andiamo di news!
Economia della bici
Interessanti news continuano ad arrivare dal mashup tra mondo ciclistico e mondo auto-moto. Giorgio Favaretto Head of E-Bicycle Business per Ducati, spiega il loro sistema di vendita mutuando strategie proprie del mondo auto verso il mondo ciclistico. Se il trend sarà così e non vedo alternative, vedo una drastica diminuzione dei piccoli negozi incapaci di innovarsi e di applicare tutte quelle azioni per soddisfare e monitorare la “felicità” del cliente. 🚴♂️ Vai all’articolo.
Vi suggerisco l’ultimo numero di
con notizie interessanti sul versante della comunicazione legata alla bici.Mobilità Urbana
🚴♂️ Ecco i dati sulla ciclabilità londinese
aumento dei ciclisti londinesi dal 21% del biennio 19-20 all’attuale 24%
viaggi giornalieri aumentati del 6% sull’ultimo anno e del 20% rispetto al 2019
più di 350 i km ciclabili londinesi rispetto ai 90 del 2016
Numeri della crescita ciclabile di Londra raccolti in questo articolo…si può fare…
Dall’altra parte della manica, nella capitale francese, i passaggi di ciclisti nella ciclabili sono raddoppiati da un anno all’altro e in alcuni casi addirittura triplicati.
La questione, secondo gli amministratori francesi, non è tanto chiedersi se effettivamente i parigini siano interessati o meno a muoversi in bici, quanto piuttosto offrire piste ciclabili, parcheggi e spazi adeguati. Sembra abbiano ragione.
La settimana scorsa con
si parlava di città 30 e mi chiedevo quale fosse il nesso tra la scelta dei 30km/h e la sicurezza stradale. Benzina zero ci viene in aiuto con un pò di dati. Il rapporto tra l’incremento di velocità e l’aumento degli incidenti si muove su una curva logaritmica e non lineare.Per chi volesse iniziare a scoprire il mondo delle cargobike, una carrellata di cargo su due ruote secondo il sito Descerning Cyclist
NEW BIKE - TECH
Talfin continua a proporre nuovi sistemi di aggancio borse al telaio mescolando quello che era il vecchio cicloturismo con quello che vuole essere il nuovo bikepacking. Come spesso accade il giusto sta nel mezzo ed ecco che l’azienda inglese propone un sistema di aggancio per attaccare piccole borse agli steli della forcella anteriore bypassando cage e cinghie vare.
Nei giorni scorsi l’italiana 3T ha lanciato la nuova Extrema Italia, bici extra large pensata, a detta della casa madre per le lunghe avventure veloci. Mi sono imbattuto su quanto riportato da Urban cycling, ma lo potete trovare pari pari anche su altri siti, su un tessere le lodi mai visto per una nuova bici e vedete bene che non si tratta di un test dove ci sono le impressioni dell’incorruttibile tester. Una pappardella infinita, peggio delle mie, per dirci che con questa bici puoi farci di tutto senza perdere un metro al secondo di velocità: pazzesco no?!
E allora basterebbe ascoltare o leggere qualsiasi COSA (vi suggerisco il prof. Belloli del Politecnico di Milano) che tratta di aerodinamica nel ciclismo per capire che in quei circa 8-9000 euro di bici c’è soprattutto del gran marketing! Che tutto quello che viene modellato con rendering 3D, colorini etcc, è sempre influenzato dalle condizioni al contorno che fatalmente vengono impostati dal modellatore stesso… Ma se siete ancora convinti che quello zero virgola di watt risparmiato a trentacinquechilometrialloramedi (ipotizzo) sia fondamentale per sentirsi FIGO (vedi newsletter scorsa) sappiate che chi monta in cima al bolide conta almeno l’80% dell’impatto aerodinamico totale. Ok, siete fedeli dei marginal gain di Brailsfordiana memoria, ma sappiate che esistono altre teorie, forse più efficaci: teoria delle cose semplici. Ma oggi mi sento forte e non posso fermarmi qui visto che Cyclinside viene in mio soccorso con un bell’articolo sulla reale necessità di cambiare bici.
Riporto qui 3 domande che trovate nell’articolo:
Ci sono novità tecniche per cui l’acquisto della nuova bicicletta migliorerebbe molto la nostra prestazione o almeno la nostra “esperienza”?
Siamo in grado di apprezzare le novità tecniche proposte col nuovo modello?
Il nuovo modello risolve un problema che abbiamo con la nostra attuale bicicletta?
Sia ben chiaro, il discorso vale per tutte quelle bici aero-gravel, aero de sti… destinate ad un utilizzo amatoriale. Ho preso 3T perché è l’ultima uscita, e perché concentra l’ossimorica ostentazione del tutto in uno ma il discorso si può ampliare ad altri segmenti.
Ora però devo chiudere ecumenicamente dicendo che con i propri soldi ognuno fa ciò che vuole, giusto? Ma ricordatevi di non mettere la banana nella vostra taschina in mesh sulla gamba del pantaloncino gravel race, altrimenti…
La settimana appena passata è stata anche la settimana dell’uscita della nuova PARALANE di FOCUS, bici eccezionale, impareggiabile, inimitabile! 🤪 (messaggio subliminale per FOCUS…sappiate che ho ancora in garage la versione precedente della Paralane…)
A parte gli scherzi, dopo almeno 5 anni di mancati rinnovi e fuoriuscita dal catalogo, ritorna una delle prima bici endurance/gravel light (anche se all’epoca il famigerato 35mm era già molto wide). E tutto questo tempo è servito per mettere i cavi dentro i tubi, forare il tubo orizzontale per piazzare il borsello degli spiccioli e montare un attacco manubrio più cool. Tornando seri, FOCUS propone nuovamente una bici appartenente ad un segmento, quello dell’endurance, in rinnovata espansione. A questo punto non mi resta che pormi le tre domande suggerite da Cyclinside. NO, NO, NO
ULTRACYCLIG
Interessante intervista ad Axel Carion, organizzatore degli eventi Bikingman realizzata dalla rivista bike-cafe.fr sulla “trasformazione” race degli eventi ultracycling. Come sempre nulla di male se l’intento è chiaro e tutti accettano le regole, male invece quando si vedono pubblicati tempi e “vincitori” in storiche randonnee, quando gare si camuffano da eventi social per sfuggire a regole e restrizioni federali. Le stesse federazioni che sono sempre, non uno, ma dieci passi indietro rispetto all’attualità e che rincorrono imponendo limiti e burocrazie anacronistiche.
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Ciao Andre e grazie per la menzione :-)
E complimenti per le interviste che sei riuscito a fare, ottimo palinsesto per "Facciamo due parole con"!
Mi commento da solo, l'ego straborda! Chiaramente quando commento le nuove bici o le avveniristiche cose tech, non voglio mettere in discussione la qualità tecnica e la ricerca tecnologica, l'intuizione, l'invenzione che ci stanno dietro al determinato prodotto. Le 3T saranno sicuramente ottime bici, ma quello che trovo fuorviante è il modo di proporle. Estremizzando, la Ferrari non si vergogna di far macchine costosissime e che fondamentalmente non servono a nulla nella vita reale. ma anzi è orgogliosa di proporsi nel lusso. Quanti acquirenti di Ferrari si spulciano i dati di C02 risparmiati con il motore ibrido? Echissene... Stessa cosa potrebbe essere per il fatto che con la nuova 3T con i gommoni vado ugualmente veloce! Echissene... Mi piace 3T e me la compro perchè fa FIGO! nulla di male no?