Il 2023 è stato l'anno del gravel? AWR #60
Ultima newsletter del 2023, considerazioni e notizie e podcast con selle SMP
Conto tondo! Sessanta newsletter non sono mica poca cosa, considerando anche le altre pubblicazioni, di parole ne ho scritte in queste pagine e se non ci foste voi che le leggete, probabilmente mi sarei fermato prima.
In questa ultima newsletter prima della pausa natalizia faccio un veloce approfondimento sulla “pesantezza” del gravel in Italia e nel mondo sfrugugliando i grafici by Google Trends, mentre per chi volesse un’analisi di quello che è stato questo ultimo anno di Altrociclismo, rimando al PODCAST per brevi analisi su: economia ciclabile e sicurezza,
Parto dal tema caldo, caldissimo che anima l’animo di noi altrociclisti, di tutti i brand che producono bici e affini e anche delle varie federazioni: il gravel.
E’ senza dubbio l’argomento con più news nel 2023, ma mentre scrivevo queste righe mi son chiesto se fosse solo una mia impressione o se effettivamente ci sia un interesse vero, comprovato, dell’intero pianeta verso questo argomento. Ho scatenato la potenza di Google e gli ho chiesto di farmi vedere quanto sia stata cercata la parola GRAVEL. Spippolando con i google trends ho poi messo a confronto termini analoghi ottenendo risultati interessanti e curiosi. Mentre in Italia il termine gravel è palesemente collegato al tipo di bici e al nuovo andare, all’estero con gravel si intende anche e soprattutto (forse) la ghiaia, quindi la ricerca potrebbe esser fuorviante, ma aggiungendo “race” l’equivoco dovrebbe essere sciolto. Cosa dicono i grafici? I grafici “rappresentano l'interesse di ricerca rispetto al punto più alto del grafico in relazione alla regione e al periodo indicati. Il valore 100 indica la maggiore frequenza di ricerca del termine, 50 indica la metà delle ricerche. Un punteggio pari a 0, invece, indica che non sono stati rilevati dati sufficienti per il termine.”
Quindi non danno valori assoluti ma solo un’indicazione di quanto è cercato quel determinato termine.
Il primo grafico ci mostra l’interesse di ricerca per la parola GRAVEL in Italia nel 2023. L’evidente picco è in corrispondenza del mondiale trevigiano. Se in quella settimana vi è stato moltissimo interesse, nel resto dell’anno si è stati sotto la metà di quell’interesse. Collegato al grafico, la distribuzione spaziale dell’interesse di ricerca, mostra che il Veneto era ovviamente interessato al mondiale, mentre dal centro Italia in giù, l’interesse è stato blando.
E nel mondo'? Nel mondo l’attenzione sembra ancor maggiore (ricordandosi che gravel ha un’accezione non prettamente ciclistica) con i picchi verso maggio-giugno in corrispondenza delle corse americane più famose. Ma è interessante vedere in quali paesi la parola gravel è più cercata. Regno Unito al primo posto potrebbe essere fuorviante gravel=ghiaia, ma al secondo posto c’è il Belgio (non hanno il ciclocross???) al quarto c’è la Svizzera, poi troviamo Danimarca e Germania con gli USA al settimo posto e noi solo al 14esimo posto.
Ho poi confrontato il termine gravel negli ultimi 5 anni in Italia (rosso) e nel mondo (blu). In Italia prima del 2020 il gravel era praticamente inesistente (covid) per arrivare ai picchi smussati del mondiale gravel nel mondo.
Torniamo in Italia e mettiamo a confronto alcuni termini per verificarne la POTENZA! Ho scelto gravel, e-bike, trail running e Mountain bike. Se ampliamo la visione a 5 anni, vediamo il sorpasso della gravel a discapito della Mountain bike, mente e-bike e trail running non sembrano così ricercati.
Se al posto di trail running mettiamo running, I giochi cambiano decisamente (ultimo anno in Italia), mentre se aggiungiamo il termine ciclismo…Il buon vecchio ciclismo vince ancora su tutti o quasi con un’impennata di interesse in corrispondenza del mondiale di Van Der Poel.
La ricerca di “gravel” è sicuramente più alta del periodo covid, ma non così in forte ascesa come pensavo. Le e-bike sono stranamente sotto il gravel, ma aspetta, se al posto di e-bike metto una più Italica e governativa “bici elettrica”…TATAN!
Ecco che giustamente le curve si invertono mostrando più interesse per le e-bike rispetto al gravel. Mentre di corsa ci vanno proprio tutti. La cosa che secondo me è più interessante è il mancato aumento del volume di ricerca. Se è vero che la curva non ha valori assoluti ma solo un interesse nel tempo, è anche vero che lo spazio sotteso dalla curva indica comunque in volume di interesse e questo non è aumentato nel tempo così come il sentore mi suggeriva, perlomeno negli ultimi due-tre anni.
Volume di ricerca non così elevato come le news potrebbero far intendere?
Seconda cosa: quei picchi di interesse raddoppiato nel periodo mondiale, cosa sta ad indicare? Ricordiamoci che sono ricerche e non articoli pubblicati. Quindi in quel periodo la gente CERCA GRAVEL. Interessata per l’aspetto competitivo, attratta dalla novità, interessata all’acquisto? Ho provato ad inserire “gravel race” ma il trend di Google è piatto, ho provato anche con “mondiale” ottenendo la medesima risposta.
Possiamo dire senza dubbio che il mondiale gravel attira interesse
Immagino che vi siano strumenti più affinati e con numeri più precisi, ma lo sguardo globale di Google penso non sia in discussione.
In contemporanea con questa NL esce la terza puntata di
DUE PAROLE CON…
Alzi la mano chi di noi non fu scosso da un sussulto e da una smorfia di disapprovazione quando le vide la prima volta! Quelle selle col becco…
Bisogna ammettere che erano riconoscibili in mezzo a tante, che i proprietari ne erano entusiasti, che in gruppo vedevi subito quel laccetto che scendeva dal telaio della bici.
Ho intercettato Nicolò Schiavaon Sales Manager di Selle SMP e il Dott. urologo Nicola Piazza con i quali ho parlato della difficoltà di imporsi in mercato governato dalla tradizione e dei problemi di una errata sella nel ciclismo che piace a noi.
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Le puntate già pubblicate le trovate cliccando qui sotto
Le prossime uscite saranno:
Filippo Galli ingegnere ricerca e sviluppo per Colnago - tecnologia delle bici
Elisabetta Borgia Psicologa Nazionali FCI e LIDL Trek - l’importanza della mente nell’endurance
Omar Gatti Bikeitalia, Bikenomist - perché un’evento come il Campus Bike Convention
Andrea Benesso Agenzia 3parentesi - BAM e prospettive del cicloturimo/gravel
Manolo Bertocchi responsabile comunicazione e strategia per Colnago - economica della bici e prospettive future del mercato e del mondo gravel.
Il nostro 2023
Poche righe, il resto delle parole lo trovate nel podcast!
🚴♂️ ALL ROADIES: si intitola così il provocatorio articolo scritto Emlyn Lewis sulle caste che da un lato ci divertiamo a costituire e dall’altro un certo marketing ci vuole proporre per segmentare il mondo delle persone che pedalano. Comunque io sono sempre stato dalla parte delle all roadis! 🤪 A riguardo nel podcast ho fatto un breve commento.
🚴♂️ AMBIENTE: se per tutto quello che riguarda l’ambiente in senso stretto non possiamo di certo cantar vittoria e per questo vi invito all’ascolto della punta del podcast “Globo” sull’ultima farsesca COP28
per quello che riguarda la sfera produttiva del comparto bici, qualche debole segnale di prospettiva si è visto. Molto in terra straniera, poco in terra Italiana. Un esempio è la campagna che sta portando avanti URSUS. Ricordo anche il mio approfondimento sul costo della bici con l’appendice sulla presenza o meno di una sezione dedicata alle politiche aziendali in favore dell’ambiente.
🚴♂️ MOBILITA’ e SICUREZZA: questo è forse il fronte più buio del 2023. Pochissimi passi in avanti, ancora troppi morti per le strade…Piccoli segnali positivi da accordi locali come quello per l’anello ciclabile dei Colli Euganei protagonista dell’intervista con Antonio dalla Venezia di FIAB e della dichiarazione sulla ciclabilità europea. Ne parlammo sia con
sia con .Il 2024 forse sarò l’anno delle cargobike? vedremo!
🚴♂️ ECONOMIA DELLA BICI: 2023 anno di crisi, 2024 sicuramente anno di crisi… Così sembrano dire gli analisti. L’influenza del settore Auto-Moto e la pressione che fanno questi ultimi sul “managerialmente” debole mercato delle bici sembra essere sempre più forte con attività di collaborazione tra grandi case automobilistiche e brand ciclistici che spesso suonano più come azioni di acquisizioni mascherate per la produzione di e-bike.
🚴♂️ FOTO & VIDEO: anno della noia… Anno della rievocazione storica dei “filmini” e foto delle vacanze che tanto amiamo andare a vedere a casa dello ZIO. La facilità di produzione di qualsiasi video ha reso sterile la scena provocando una noia mortale! Tutti noi ci sentiamo il Kubrick su due ruote in dovere di raccontare il nostro giro in bici con riprese sempre uguali infarcite di clichè! ALEZ! Quindi per il 2024…fate MENO!!!
Dimenticavo, quasi per la vergogna di citarlo nel senso che mi sento molto indegno nel farlo, Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane 1985:
“forse l’inconsistenza non è nelle immagini o nel linguaggio soltanto: è nel mondo,”
”epidemia pestilenziale del linguaggio.”
“come il bombardamento di immagini cui veniamo ininterrottamente sottoposti (attraverso la televisione) ci sovraccarichi, ci ottunda, ci seppellisca sotto “un deposito di immagini spazzatura”. Immagini che occupano la nostra immaginazione e la colonizzano”
Non mi resta che salutarvi, ringraziarvi per il sostegno e augurarvi buone feste!
Ci vediamo nel 2024!
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